
Nonostante il Governo stia tentando di snellire le procedure e accelerare la messa in funzione anche del punto di vista operativo, accedere ad un’innovazione di questa portata non è né semplice né scontato.
I proprietari di immobili che vogliono accedere a questi benefici si scontrano spesso con l’inerzia e gravi ritardi accumulati da banche, imprese e fornitori.
Per minimizzare gli impatti burocratici che gravano su questa iniziativa e fruire degli incentivi, occorre affidarsi ad un’organizzazione con grande esperienza e procedure ben collaudate.
Oltre alla singole imprese di costruzione che, con poche garanzie di stabilità, stanno cercando di gestire iniziative di riqualificazione energetica, i modelli attualmente prevalenti sul mercato vedono coinvolti grandi brand (Banche, Utilities, Immobiliari, ecc.) che si propongono come aggregatori, che coordinano sul territorio una serie di reti indirette allestite appositamente per questa occasione.
Aumenta inutilmente gli interlocutori, minando l’efficacia dell’iniziativa a incrementando i tempi e costi
Rende inefficace l’attribuzione di responsabilità che viene “spalmata” su tutta la filiera
Mira ad un approccio “mordi e fuggi” limitato alla finestra temporale dell’incentivo governativo
Non può impegnarsi su risultati di efficienza energetica a lungo termine
Fornisce al committente un interlocutore unico e responsabile
Tutela le maestranze presenti nella gestione delle manutenzioni
Garantisce anche dal punto di vista giuridico il condominio
Garantisce risultati di efficienza energetica nel lungo periodo